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La Padrona di casa

Questa casa non è un albergo.... è un bed and breakfast.... al centro di Palermo

Ciao mi chiamo Patrizia e sono la padrona di casa del B&B SoleLuna della Solidarietà. Ho pensato che per i miei lettori e potenziali ospiti, sia importante conoscermi. In questa pagina voglio parlare un poco di me e della mia storia. 

I miei genitori di origini meridionali, la mamma palermitana, ostetrica di professione e papà calabrese, maresciallo dell’esercito, per motivi di lavoro si sono trasferiti a Trento dove hanno trascorso nove anni bellissimi. Mi hanno descritto quel periodo come gli anni più belli della loro vita! Io quindi sono nata a Trento dove ho vissuto fino all’età di 5 anni..  Dopo la pensione, mamma e papà hanno deciso di ritornare al Sud…! Quando sono arrivata a Palermo ho vissuto un impatto forte con una realtà assolutamente diversa da quella dove sono nata; la lingua sconosciuta! Non capivo nulla! L’incontro con la scuola è stato alquanto traumatico… Ricordo che ogni giorno tornavo a casa piangendo e chiedevo a mia madre il significato di alcune frasi per me assolutamente incomprensibili. Ho frequentato le scuole dell’obbligo ed ho conseguito il diploma di insegnante della scuola materna.

Patrizia

I problemi sono iniziati quando ho cominciato ad avere necessità di lavorare…! Ho dovuto fare i conti con la forte disoccupazione del Sud e con tutti i miei mezzi ho sempre cercato di sbarcare il lunario per non pesare sul bilancio familiare.  In alcuni momenti della mia vita ho raggiunto un record sul numero di lavori svolti nella stessa giornata: di mattina la baby sitter, di pomeriggio la badante per una signora anziana dove ho organizzato un doposcuola per due bambini; per non farmi mancare nulla, la mattina prestissimo lavavo le scale del condominio dove abitavo.  Il destino,  purtroppo, mi ha privato presto dell’affetto dei miei genitori e da allora in poi è stato veramente difficile. Ho continuato con questi lavori precari ed a volte saltuari.

Per un periodo ho condiviso l’appartamento con una mia amica che mi ha fatto conoscere l’Associazione Arciragazzi di Palermo. Devo dire che è stato un incontro positivo fin dai primi momenti. Sono stata conquistata dai colori e dai valori dell’associazione. Ho intrapreso così un percorso di volontariato che mi portato ad una crescita personale ed anche professionale.  Ho sperimentato le mie capacità e preso coscenza delle mie competenze che non conoscevo fino in fondo. Penso che una buona fetta del mio essere oggi, lo devo soprattutto allo stare in Associazione.

Ho imparato a desiderare. Secondo la Pedagogia del Desiderio sostenuta da Cesare La Rocca….( progetto AXE’ in Brasile)

Ho partecipato al progetto “Dal Gioco al lavoro” che mi ha fatto maturare la voglia ed il desiderio di investire sul mio futuro con la realizzazione di un’impresa. E’ nata così la Cooperativa Punto Esclamativo della quale sono stata socia fondatrice e presidente per i primi 3 anni. Insieme al gruppo di soci fondatori abbiamo realizzato la comunità alloggio ”Il Cerchio Magico” con bambini da 0 a 5 anni, affidati attraverso decreto del Tribunale dei Minorenni di Palermo. Qui ho lavorato per otto anni come educatrice. Il mio primo contratto di lavoro a tempo indeterminato. Una conquista!

Nonostante tutto però non riesco a mantenere un alloggio. Gli stipendi arrivano di rado… spesso attendiamo più di sei mesi. Sono stata costretta a lasciare la mia casa ed a conservare tutti i mobili insieme ai ricordi in un magazzino. Da qui in poi un vero peregrinare…Sono stata però anche tanto fortunata; ho trovato diverse sistemazioni  presso amici, nella sede della coperativa Argonauti, sul pulmino, nella casa SVE (servizio volontario europeo); una vita un poco vagabonda devo dire. L’alloggio più duraturo me lo ha garantito la mia amica Mary. Nella sua casa ho vissuto diversi anni a costo zero pagando solo i consumi. Ma purtroppo anche questa sistemazione ha avuto fine per esigenze familiari della mia amica. Il problema della casa è stato sempre presente nella mia vita E tanto insistente il desiderio di averne una tutta mia.   Passano gli anni e il sogno rimane impolverato dentro un cassetto. Un giorno, quasi per caso, dettato soprattutto dal bisogno di avere un alloggio stabile, stanca dei continui ed imprevedebili spostamenti, il desiderio che il tempo aveva assopito, è uscito allo scoperto. Se ne parla tra amici, se ne discute. Comincio a riassaporare l’idea di tornare ad avere una casa. Devo dire che sono stata Incoraggiata sotto tutti i punti di vista sia morali che economici. Ho trovato quel sostegno e quella forza necessari per poter affrontare la scommessa di riuscirci. Ed è così che è bastato poco affinchè il desiderio di “Casa” mette radici nella mia testa. Il desiderio si trasforma in progetto e nasce l’idea di realizzare un Bed and Breakfast. Scopo principale del progetto è quello di trovare un tetto per me e di poterlo sostenere con l’avvio di un’attività ricettiva.

Dopo un lungo perido di gestazione dell’idea ed i tempi necessari per la progettazione e realzzazione, il 6 giugno del 2004 nasce ed inauguriamo “SoleLuna il Bed and Breakfast della Solidarietà.”

Oggi dopo venti anni, sono molto contenta di questa esperienza vissuta. Tutto è andato per come lo avevo previsto e pensato. Ho conosciuto e continuo a conoscere, tantissime persone. Italiani e stranieri. Giovani e meno giovani. Tutti hanno lasciato il segno della loro presenza. Con alcuni siamo diventati amici continuando a frequentarci ed a scriverci assiduamente. Qualcuno, in particolare, ha anche sposato il progetto di solidarietà dell’Arciragazzi. Con grande condivisione ha sostenuto l’idea associativa sottoscrivendo somme all’associazione e coinvolgendo altri nel percorso.

Tutto questo non fa altro che rinnovare il mio entusiasmo nel portare avanti questa bella esperienza. In cantiere c’è sempre qualche altra cosa. Chissà se un giorno potrò continuare questa mia storia…

Hi, my name is Patrizia and I am the landlady of the B&B SoleLuna della Solidarietà. I thought it was important for my readers and potential guests to get to know me. On this page I want to talk a little about myself and my story. 

My parents of southern origins, my mother from Palermo, a professional midwife and my father from Calabria, an army marshal, moved to Trento for work reasons where they spent nine wonderful years. They described that period to me as the best years of their lives! So I was born in Trento where I lived until the age of 5. After retirement, mum and dad decided to return to the South...! When I arrived in Palermo I experienced a strong impact with a reality that was absolutely different from the one where I was born; the unknown language! I didn't understand anything! The encounter with the school was quite traumatic... I remember that every day I came home crying and asked my mother the meaning of some sentences that were absolutely incomprehensible to me. I attended compulsory school and obtained a nursery school teacher diploma.
The problems started when I started needing to work…! I had to deal with the high unemployment in the South and with all my means I always tried to make ends meet so as not to burden the family budget.  At some moments in my life I reached a record for the number of jobs carried out in the same day: in the morning the babysitter, in the afternoon the carer for an elderly lady where I organized an after-school program for two children; To make sure I didn't miss anything, very early in the morning I washed the stairs of the apartment building where I lived.  Unfortunately, fate deprived me of my parents' affection early on and from then on it was really difficult. I continued with these precarious and sometimes occasional jobs.

For a period I shared the apartment with a friend of mine who introduced me to the Arciragazzi Association of Palermo. I must say that it was a positive meeting from the first moments. I was won over by the colors and values ​​of the association. I thus embarked on a volunteering journey that led me to personal and professional growth.  I tested my abilities and became aware of my skills that I didn't fully know. I think that I owe a good portion of my existence today above all to being in the Association.

I learned to desire. According to the Pedagogy of Desire supported by Cesare La Rocca....(AX' project in Brazil)

I participated in the "From Play to Work" project which made me develop the desire and desire to invest in my future with the creation of a business. Thus was born the Punto Esclamativo Cooperative of which I was a founding member and president for the first 3 years. Together with the group of founding members we created the "Il Cerchio Magico" accommodation community with children from 0 to 5 years old, entrusted by decree of the Juvenile Court of Palermo. Here I worked for eight years as an educator. My first permanent job contract. An achievement!
Despite everything, however, I am unable to maintain accommodation. Salaries rarely arrive... we often wait more than six months. I was forced to leave my home and store all the furniture along with the memories in a warehouse. From here onwards it was a real pilgrimage... However, I was also very lucky; I found various accommodations with friends, in the headquarters of the Argonauti cooperative, on the minibus, in the EVS house (European Voluntary Service); a somewhat wandering life I must say. The longest-lasting accommodation was guaranteed to me by my friend Mary. I lived in his house for several years at no cost, paying only for consumption. But unfortunately this arrangement also came to an end due to my friend's family needs. The problem of the house has always been present in my life. The desire to have one of my own is so insistent.   Years pass and the dream remains dusty in a drawer. One day, almost by chance, dictated above all by the need to have stable accommodation, tired of the continuous and unpredictable movements, the desire that time had dormant, came out into the open. We talk about it among friends, we discuss it. I'm starting to relish the idea of ​​having a home again. I must say that I was encouraged from all points of view, both moral and economic. I found that support and strength necessary to be able to face the challenge of succeeding. And so it didn't take long for the desire for "Home" to take root in my head. The desire turns into a project and the idea of ​​creating a Bed and Breakfast is born. The main aim of the project is to find a roof for myself and to be able to support it by starting a hospitality business.

After a long period of gestation of the idea and the time necessary for the planning and implementation, on 6 June 2004 "SoleLuna the Bed and Breakfast of Solidarity" was born and inaugurated.

Today after twenty years, I am very happy with this experience. Everything went as I expected and thought. I have met and continue to know many people. Italians and foreigners. Young and old. They all left the mark of their presence. We became friends with some of them and continued to hang out and write to each other assiduously. Someone, in particular, has also embraced the Arciragazzi solidarity project. With great sharing he supported the associative idea by subscribing sums to the association and involving others in the process.

All this does nothing but renew my enthusiasm in carrying forward this beautiful experience. There is always something else in the pipeline. Who knows if one day I will be able to continue this story of mine...